Quale relazione tra alterazione del microbiota infantile e Autismo?

Nel corso dell’ultimo decennio la produzione scientifica si è mostrata particolarmente florida di studi circa l’individuazione di una possibile correlazione tra alterazioni a livello del microbiota intestinale e Autismo.

Alla base di tale ipotesi vi è il frequente riscontro di sintomi gastrointestinali (dolore addominale, stipsi e diarrea) nel Disturbo dello Spettro Autistico, tipicamente correlati a un’alterata composizione della flora batterica intestinale.

Il microbiota intestinale (comunemente chiamato “flora batterica”), infatti, è l’insieme di microorganismi simbiotici (batteri, virus, funghi e protisti) che convivono con l’organismo umano, all’interno del tratto gastrointestinale, senza danneggiarlo. Recentemente, la letteratura scientifica supporta l’ipotesi che un’alterazione del microbiota possa essere implicata in patologie del neurosviluppo e psichiatriche, come Autismo, Depressione e Schizofrenia La sua composizione, infatti, può essere influenzata da diversi fattori, tra cui il parto cesareo e l’eventuale assunzione di terapia antibiotica; tuttavia, non è chiaro se tali cambiamenti nella composizione del microbiota siano causalmente legati al rischio di Autismo.

A tal proposito, Axelsson e colleghi hanno effettuato uno studio prospettico di coorte al fine di studiare l’incidenza di disturbo dello Spettro Autistico in una popolazione di bambini danesi nati da parto cesareo o che hanno assunto terapia antibiotica nei primi due anni di vita.

L’uso di antibiotici, nello specifico, è stato classificato in tre gruppi mutuamente esclusivi: trattamento solo con penicillina, trattamento con un antibiotico a spettro più ampio rispetto alla penicillina e nessun trattamento antibiotico (categoria di riferimento).

La popolazione dello studio includeva 671.606 bambini, seguiti in follow up fino a 15 anni, di cui il 72% ha ricevuto antibiotici nei primi due anni di vita e il 17,5% è nato da taglio cesareo. Del campione oggetto di studio solo l’ 1,2% riceveva un diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico.

In conclusione, questo studio ha mostrato che il parto cesareo e il trattamento antibiotico nei primi 2 anni di vita non aumentano direttamente il rischio di Autismo rispetto al parto vaginale e/o all’utilizzo di nessun trattamento antibiotico. Tuttavia, i dati risultano ancora non definitivi e necessitano di ulteriori studi.

 

Fonte: Relation Between Infant Microbiota and Autism? Results from a National Cohort Sibling Design Study. Axelsson et al.  Epidemiology 2019;30:52–60.

 

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