Inquinamento atmosferico ed Autismo: cosa ci dice la letteratura scientifica?

Ad oggi, la causa del Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) rimane ancora non del tutto chiara.

L’Autismo, infatti, è considerato una condizione clinica ad eziologia multifattoriale, per la quale esiste una predisposizione genetica sulla quale vanno ad agire diversi fattori ambientali mediante il cosiddetto fenomeno dell’epigenetica. Recenti studi di letteratura scientifica suggeriscono un’associazione tra l’esposizione materna a comuni inquinanti atmosferici nel corso della gravidanza e aumentato rischio di Autismo nella prole, con dati tuttavia ancora contrastanti.

A tal proposito, è stato recentemente pubblicato un importante studio di coorte condotto su una popolazione di 132.256 nati, nell’area urbana Canadese, dal 2004 al 2009, e seguiti per un follow-up di circa 5 anni. Lo studio, si propone di valutare l’associazione tra esposizione prenatale a comuni inquinanti atmosferici (ossido nitrico, biossido di azoto, particolato) e aumentato rischio di Autismo nella più grande coorte di popolazione fino ad oggi studiata.

Nello specifico, l’associazione tra l’esposizione materna all’inquinamento atmosferico prenatale e le probabilità di sviluppare ASD è stata valutata mediante l’analisi delle concentrazioni medie mensili di particolato con un diametro inferiore a 2,5 μm (PM2,5), ossido nitrico (NO) e di biossido di azoto (NO2) nella residenza materna durante la gravidanza, utilizzando una regressione logistica aggiustata per sesso del bambino, mese e anno di nascita, età e luogo di nascita materno, grado di urbanizzazione e fascia di reddito a livello di quartiere, fattori individuati come potenzialmente confondenti. Dall’analisi del campione oggetto di studio emerge che l’1% dei bambini (n:1307) ricevevano una diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico entro l’età di 5 anni (età media della diagnosi 4.2 anni); in questa popolazione veniva riscontrata un’associazione significativa tra esposizione prenatale a ossido nitrico (NO) e aumentata incidenza di Disturbo dello Spettro Autistico (ASD), mentre nessuna associazione significativa è stata riscontrata con l’esposizione a PM2.5 o NO2.

Pertanto, i risultati di questo studio, seppur ancora non sufficienti per poter trarne conclusioni definitive, invitano a porre attenzione sui possibili effetti dell’inquinamento sulle donne in gravidanza.

 

Fonte: Association of Prenatal Exposure to Air Pollution With Autism Spectrum Disorder. Pagalan L et al; JAMA Pediatr. 2018 Nov 19. doi: 10.1001/jamapediatrics.2018.3101.

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